Poesie Festa della Mamma

di francesca


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La Festa della Mamma è una festa che purtroppo è molto “industrializzata”, la cosa migliore è optare per i regali fatti a mano, i dolci fatti dai bimbi con l’aiuto dei papà, il tutto accompagnato da bigliettini fatti a mano, o magari colorati dai più piccolini.

Se avete bambini piccoli una cosa molto carina e fargli recitare le poesie, che devono essere facili, corte e tenere, se invece siete più grandi potete optare per qualche poesia più impegnativa, magari da far trovare tra le pagine di un libro speciale che volete regalarle.

Ecco alcune poesie carine per i più piccolini:

Alla Mamma
Quando negl’occhi belli
guardo la mamma mia,
provo una grande gioia
qui dentro a questo cuore.
L’amore della mamma
è grande come il cielo.
Quanto le voglio bene.
Bene più grande non c’è!!

Chiesi a un bimbo
Chiesi a un bimbo:

A chi vuoi bene
chi consola le tue pene
e s’allieta del tuo riso
quasi fosse il paradiso?

A chi arde e brucia in core
una fiamma tutta amore?
Mi rispose: – quella fiamma
arde in cuore alla mia mamma.

L’amor di mamma
Iddio raccolse la bontà del mondo
le infuse il fuoco di perenne fiamma
l’unì col sacrificio più profondo
ecco come fiorì l’amor di mamma.

Mamma Mammina
Mamma Mammina
la festa si avvicina
ho bisogno di un bacino
e ti regalo un ritrattino

Queste invece sono poesie più impegnative e da “grandi”.

A mia madre di Edmondo De Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!

La madre di Giuseppe Ungaretti (1929)
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.

Mi ha fatto la mia mamma (Testo Gianni Rodari – Musica di Sergio Endrigo e Bacalov)
Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che tu sei nato
Sotto a una foglia di cavolo!

Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che sono nato
Sotto a una foglia di cavolo!

Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sei venuto al mondo
A bordo di una cicogna!

Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sono venuto al mondo
A bordo di una cicogna!

Se mamma ti ha comperato
Come taluni pretendono
Dimmi: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?

Se mamma mi ha comperato
Come taluni pretendono
Diteci: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?

Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Ti ha fatto la tua mamma
E devi essere contento!

Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
E sono molto contento!

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria